Entrano in vigore negli Stati Uniti i dazi contro Canada, Messico e Cina

l 4 marzo sono entrati in vigore negli Stati Uniti i dazi doganali imposti dal presidente Donald Trump sui prodotti provenienti dal Canada e dal Messico, oltre a dazi aggiuntivi su quelli provenienti dalla Cina. Ottawa e Pechino hanno reagito tassando alcuni prodotti statunitensi.
I prodotti provenienti da Canada e Messico sono colpiti da dazi del 25 per cento (con l’eccezione degli idrocarburi canadesi, al 10 per cento).
Il pomeriggio del 3 marzo Trump aveva anticipato l’entrata in vigore dei dazi affermando che “Messico e Canada hanno esaurito lo spazio di manovra”.
I dazi colpiscono prodotti provenienti dai due paesi per un valore totale di 918 miliardi di dollari, con conseguenze significative anche per l’economia statunitense.
“Questi dazi sono i più alti negli Stati Uniti dalla fine degli anni quaranta e frenano brutalmente la globalizzazione”, ha commentato Paul Ashworth della Capital Economics.
Trump ha più volte accusato il Canada e il Messico di non fare abbastanza per impedire l’ingresso negli Stati Uniti di grandi quantità di fentanyl, un potente oppioide responsabile ogni anno di decine di migliaia di decessi.
Contemporaneamente sono entrati in vigore dei dazi aggiuntivi del 10 per cento su tutti i prodotti provenienti dalla Cina, che portano il totale al 20 per cento, considerando un primo aumento il 4 febbraio.
Pechino ha reagito il 4 marzo annunciando dei dazi del 10 e del 15 per cento su vari prodotti agricoli provenienti dagli Stati Uniti, dal pollo ai semi di soia, e denunciando “una decisione unilaterale” di Washington.
Considerando “ingiustificati” i dazi statunitensi, anche il Canada tasserà al 25 per cento alcuni prodotti statunitensi, per un valore totale di 155 miliardi di dollari canadesi.
La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha invece fatto sapere che il Messico “ha un piano A, un piano B, un piano C e un piano D per contrastare i dazi statunitensi”.

La preoccupazione di consumatori e imprese

Durante la campagna elettorale Trump aveva più volte affermato che avrebbe usato i dazi per riequilibrare la bilancia commerciale statunitense.
Il presidente statunitense ha già annunciato dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, spiegando di voler fare lo stesso con i prodotti della silvicoltura.
Il 3 marzo ha aggiunto all’elenco i prodotti agricoli, precisando che i dazi entreranno in vigore il 2 aprile.
Tuttavia, la prospettiva di una guerra commerciale e di un probabile aumento dell’inflazione comincia a preoccupare i consumatori e le imprese statunitensi.

 

Fonte: Internazionale

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